Non importa dove si trovino, sono tutte uguali. Vecchi televisori, calendari in ritardo, centritavola di medicine in scatole di scarpe.Girelli, post it con numeri di telefono scritti in grande. Telefono. Loro aspettano loro. Prima o poi arrivano. A volte non si ricordano se sono già passati. A volte non si ricordano se hanno già mangiato.... Continue Reading →
Welcome HOME
The officer all'aeroporto Jfk di New York ci ha detto "welcome home". Mi avevano detto che il benvenuto ai residenti permanenti (con in più un membro della famiglia americano) fosse ben diverso da quello di chi ha un visto o un'esta. Peró quel "benvenuto a casa" un po' mi ha stonato. È questa casa mia?... Continue Reading →
Oggi non ti rifaccio. Ti faccio e sfaccio ogni giorno. Sfatto sei un casino, fatto invece fai sembrare tutto più bello. Almeno per me che vivo meglio nell’ordine che nel caos. Perché il caos ce l’ho dentro, dicono. Io credo invece che sia perché voglio tenere tutto sotto controllo. E mi chiedo: c’è qualcuno a cui invece piace non avere le cose sotto controllo? Forse ai bambini e agli ubriachi.
O forse in realtà tutto questo controllo altro non è che un enorme caos chiuso in una casa con il letto sempre fatto
Not where everyone stares at
The view on the opposite side tries to get all the attention. How trivial. Isn't silence lauder than a scream? Isn't the moon brighter than the sun? At least you can look at it.
Maternità
Quest’anno ho scritto poco. Forse perché creare una vita è già abbastanza faticoso come lavoro dell’anima. Pensavo mi avrebbe invasa un fiume di parole e invece mi sono chiusa. Mi sono sentita proprio chiudere, accovacciarmi, con il seno sulle ginocchia e le braccia ad avvolgere tutto. In un umile atto di riconoscenza verso non so... Continue Reading →
Dio Salvi la Regina, o no?
E' morta l'immortale, spezzando il cuore di molti. British, e non. Ma vivere a New York fa mettere in discussione ogni sensazione e ogni sentimento. Così come mi ha insegnato a essere meno "judgemental" (critico), allo stesso tempo mi ha insegnato l'arte del perpetuo "questioning" (mettere in discussione). È giusto essere dispiaciuti per la morte... Continue Reading →
Autunno
Alla prima serata fresca d’autunno, quando i tuoi abiti sono impreparati e tu con loro, guardi il ventilatore che giace davanti alla finestra e ti sembra un anziano malato, o un cane affamato, o un bambino piagnucoloso. Si aspetta di fare le sue giravolte ma a te sembra impossibile che fino a ieri avessi bisogno... Continue Reading →
Traslochi
Paul, il nostro proprietario di casa, ha messo in vendita il suo appartamento. E così dobbiamo abbandonare per sempre la nostra prima one bedroom. Non tutti i ricordi che ci legano ad essa avranno un profumo, anzi. Però la ricorderemo per sempre, anche perché è stato il nostro rifugio durante una pandemia mondiale. Non mi... Continue Reading →
Ah, Aruba
No, non è vero che da questa pandemia ne usciremo migliori. E non é nemmeno vero che cambierà per sempre il nostro modo di interagire. So che sarà così perché sto trascorrendo i quindici giorni necessari per poter rientrare a casa a New York in uno dei pochi paesi disponibili nella lista che Trump ha... Continue Reading →